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LUOGO: San Cesareo, ROMA
DATA: 09 Marzo 2017
INGRESSO: LIBERO
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PAPA FRANCESCO “PATROCINA” IL PROGETTO DELLO SPORTING SAN CESAREO. PRESENTATA ALLA SQUADRA LA MAGLIA DA LUI FIRMATA

Lo Sporting San Cesareo, la squadra che milita in seconda categoria, ha la fortuna di avere dalla sua, oltre alla benedizione di Papa Francesco, una maglia da lui firmata a conferma del suo pieno appoggio all’encomiabile iniziativa di abbinare agli impegni sportivi anche quelli sociali ed educativi del progetto diretto ai giovani: “Diamo un Calcio al Bullismo”. Del ricevimento degli sportivi di San Cesareo da parte di Sua Santità in Piazza San Pietro, mercoledì 22 febbraio, abbiamo parlato in un precedente articolo. In quell’occasione il Direttore Sportivo, Stefano Roma, ha illustrato a Papa Francesco in che cosa consiste l’obiettivo dello Sporting. Il Pontefice lo ha condiviso e come segno tangibile del suo apprezzamento ha posto la firma sulla maglia, sul manifesto e sul telone del logo “Diamo un Calcio al Bullismo”. Giovedì, 2 marzo, i giocatori dello Sporting, prima dell’allenamento, hanno celebrato, insieme ai Dirigenti e agli Sponsor, Antonio Bisceglie e Gianluca Giovannetti, l’evento del “patrocinio” del Papa, per il loro nobile impegno, non solo a vincere le partite di campionato, ma anche quello della lotta al triste fenomeno frequente tra i giovani del nostro tempo. Il Bullismo. Si sono impegnati in questa lotta altre società sportive del Lazio. Notevole il numero di quelle che hanno già aderito al progetto. In più c’è anche l’avallo del LND (Lega Nazionale Dilettanti), settore Lazio. Il decollo del progetto sta andando meravigliosamente bene. Fa continue conquiste. Intanto lo Sporting segna un pò il passo. Dopo cinque vittorie consecutive, per lo più fuori casa, in casa ha collezionato due pareggi, l’ultimo dei quali con il Real Torres, domenica 5 marzo. Il goal del 1-1 è stato segnato da Andrea Testa. La squadra può, le potenzialità ci sono, il campionato è ancora lungo e, quindi, si può finire alla grande. E’ vero che è mancato il bomber Parabolani, ma è anche vero che i giocatori devono imparare a vincere sempre, senza contare su questo o su quello e, soprattutto, a non fare le prime donne. Si segnano reti solo quando la squadra è unita, compatta, altruista e determinata.